Un’esperienza sensoriale unica, una tavoletta di cioccolato gourmet latte e nocciole che renderà unici i tuoi momenti di relax. Pura gioia per il tuo palato.
Al cioccolato, molti di noi, devono molto: è il giusto compagno di gioie e dolori. Sei felice? Mangi cioccolato. Sei triste? Mangi il cioccolato. Una tavoletta di cioccolato, però, non è uguale all’altra. Esistono cioccolati e cioccolati. E poi ci sono quelli gourmet, come il cioccolato gourmet al latte e nocciole.
Il mio cioccolato è il risultato di materie prime genuine, ma non solo: la mia abile brigata sa sempre come lavorare al meglio il sovrano più indiscusso della patîsserie antica e moderna.
Per un grande classico completamente rivisitato, dunque, un trattamento d’eccezione da parte mia e dei miei collaboratori.
Sapori conosciuti si uniscono in maniera armonica e decisa all’interno della mia cioccolata. Il risultato? Un sapore appetitoso e mai stucchevole, sofisticato e mai banale, che piace a grandi e piccini – che non riusciranno più a farne a meno – e mette d’accordo tutti, anche chi del cioccolato non è un grande amante.
Che aspetti a provare il mio cioccolato?
Raccontami la tua esperienza sul mio shop scrivendo una email a
shop@antoninocannavacciuolo.it.
INGREDIENTI E CONSERVAZIONE
- Cioccolato al LATTE (zucchero, burro di cacao, LATTE intero in polvere, fave di cacao, emulsionante: lecitina di SOIA, estratto naturale di vaniglia. Cacao 39% min.), NOCCIOLE tostate 10%.Può contenere MANDORLE, NOCI, PISTACCHI, SEMI DI SESAMO, ARACHIDI, GLUTINE, UOVA
- La data di scadenza è indicata sulla confezione. Conservare in un luogo fresco e asciutto.
SPECIFICHE TECNICHE
- Contiene 1 tavoletta di cioccolato al latte con nocciole
- Peso netto 100 gr
CURIOSITÀ
Nocciole, nocciole, nocciole: è un nome di un dessert nei Bistrot di Torino e Novara, un’ulteriore tributo a un grande protagonista di ogni cucina (e pasticceria) che si rispetti. Questo tipo di frutta secca, molto popolare in Occidente, ha origini tutte “orientali”: proviene, infatti, dall’Asia minore. Storicamente, sembra ne facessimo uso già 5.000 anni fa e che sia Greci che Romani Antichi ne lodavano le proprietà energetiche e qualità medicinali.